«Dal Politecnico
alla Silicon valley»

Ingegnere del Poli in California con una start up

«Si vincono soldi virtuali. Bisogna saper rischiare»

Como

Dal Politecnico di Como alla Silicon Valley, il segreto del successo secondo William Nespoli: «Bisogna rischiare».

Questo ingegnere informatico di trent’anni, 110 e lode nel 2006 a Como, appena uscito dal Politecnico ha co-fondato la sua start-up, dopo due anni l’ha rivenduta al gruppo Rcs, poi nel 2011 ha fondato Beintoo, una nuova avventura che l’ha portato a San Francisco, nella culla del sogno americano.

Nespoli racconta: «Mi sono trasferito in California per perfezionare la start-up che ho creato con quattro soci, anche studenti del Politecnico. La Silicon Valley per l’informatica è l’area più attrattiva del mondo. Là tutti hanno una propria start-up, una propria idea da costruire. Ogni sera c’è un meeting, ma anche nei locali si discute dei sogni da realizzare. Tutto ruota attorno all’università di Stanford, ateneo prestigioso dove le aziende pescano talenti». Non tutto ciò che luccica è oro però, racconta ancora l’informatico: «Trovare finanziamenti è difficile per chi non è americano».

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