Acqua nella benzina
Controlli Gdf anche a Como

Quindici gli impianti analizzati dalle Fiamme gialle, 71 in tutta la Lombardia

Fertonani (Faib): «Nessuna irregolarità riscontrata, ben vengano le verifiche»

Como

Una quindicina di distributori di benzina della provincia di Como sono stati controllati dalla Guardia di finanza nelle scorse settimane e, sul Lario non sono state riscontrate irregolarità. Questo a differenza di 8 impianti su 71 in Lombardia, per i quali sono scattate sanzioni amministrative.

In tutta Italia, invece, è risultato irregolare il 14% dei distributori, dove sono emersi anche casi di carburante modificato con vernici e biodiesel mescolati.

Va detto però che nel Comasco, dove è in vigore la carta sconto benzina, i controlli sono più serrati e costanti rispetto ad altre zone della Lombardia e d’Italia.

«I controlli - conferma Flavio Fertonani, numero uno regionale della Faip Confesercenti - sono stati fatti, come spesso avviene nella nostra provincia dove vengono verificate, come è giusto che sia, la qualità del prodotto e le apparecchiature. Sono controlli legittimi e ben vengano. Non risultano né lamentele né irregolarità. I controlli, voglio precisare, si sono sempre fatti anche se nell’ultimo mese sono stati intensificati, soprattutto nelle zone dove la richiesta di carburante è maggiore».

Ma come fa un automobilista a capire se il prodotto è stato alterato? Fertonani spiega che «l’acqua nella benzina in realtà non è una truffa, ma si sono verificati casi di cisterne allagate» e chiarisce che «quando si parla di frode significa aggiungere altre sostanze al carburante».

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