E la “fine della guerra”
occupò il suo museo

Sabato 12 si inaugura con questa denominazione. Dongo gemellata con Arromanches dello sbarco. «Ma è sbagliato declassare il termine Resistenza»

«Il museo della fine della guerra racconterà alle future generazioni quanto di peculiare, di unico è avvenuto a Dongo; qui si è scritta l’ultima pagina del tragico racconto di una guerra e di una dittatura, con il suo pesante carico di privazioni delle più sacrosanti libertà».

Recita così l’introduzione del numero speciale del “Puncett”, il giornalino comunale pubblicato in edizione straordinaria in vista dell’inaugurazione di domani del nuovo museo di Palazzo Manzi.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 10 aprile 2014

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