E ora le ferie diventano
di quattro settimane

Pochi ordini per la ripresa, il 2014 sarà l’anno di transizione, la ripresa solo nel 2015, finire l’anno sarà difficile

Como

Fino a qualche anno fa, l’ultimo lunedì di agosto rappresentava lo scoglio di qualsiasi lavoratore comasco.

Difficilmente, infatti, le ferie estive si protraevano oltre, con il ricordo delle spiagge assolate a rappresentare l’argomento di discussione di migliaia di colleghi obbligati, seppur un po’ svogliati, a rientrare lungo le linee produttive.

Il difficile momento economico iniziato ormai nel lontano biennio 2008-2009, però, ha scompaginato qualsivoglia usanza precedente, con sempre più industrie che posticiperanno la riapertura almeno fino alla prima settimana di settembre, «se non addirittura oltre», come dice il sindacalista Uilta Uil Como, Gioacchino Favara.

Grosse difficoltà

Così sarà per il tessile; destino poi non tanto distante, peraltro, anche per la metalmeccanica lariana. «Le industrie – dice Alberto Zappa (Fim Cisl Laghi) – riapriranno tra questa settimana e la prossima. La questione, però, non sta tanto in questo, quanto piuttosto nelle difficoltà che alcune grosse realtà del territorio dovranno affrontare nei prossimi mesi». La tanto evocata ripresa, purtroppo, pare ancora al di là da venire. I sindacati denunciano una situazione generale tutt’altro che rosea, con prospettive nel breve termine che non inducono a facili ottimismi, se non di facciata.

«La chiusura dell’anno – prosegue Zappa – sarà sicuramente complicata, mentre il 2014 è ancora considerato un anno di transizione. Per vedere una ripresa è ipotizzabile si debba aspettare ancora un anno e mezzo, diciamo non prima del 2015.

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