Edicole contro il Comune: «Con le nuove regole ci uccide»

Protesta degli edicolanti del centro: «Abbiamo speso centinaia di migliaia di euro per le licenze, e ora l’amministrazione ci toglie lo spazio dove lavorare»

Gli edicolanti contestano il Comune di Como e, più precisamente il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico in discussione in consiglio comunale . Le loro storie sono quelle di chi si alza ogni mattina alle 5 e alle 19.30 abbassa la saracinesca. Sono le storie di chi ha investito centinaia di migliaia di euro per comprare la licenza e, dicono, «se verrà approvato il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, ci ritroveremo senza lavoro». Nel documento è previsto che le attuali concessioni (la maggior parte scadute) saranno prorogate fino al 2017, ma poi il suolo pubblico sarà messo a gara (l’offerta economica peserà per il 50%, rispetto al 60% iniziale, grazie a una modifica proposta dalla minoranza, mentre la professionalità peserà per il 40%. A questo si aggiunge la limitazione degli spazi esterni. Il regolamento prevede, ad esempio, che le rivendite di giornali, possano esporre oltre alle pubblicazioni, guide, mappe stradali, cartoline illustrate e libri. Non potranno più esporre (vendere sì però) souvenir per turisti (dalle classiche sfere di neve a cucchiai, posacenere e mini lucie.

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