Pensione flessibile, si può fare
Il ministro: vi spiego la mia idea

Poletti pensa a un anticipo del ritiro con una buonuscita da ripagare in 30 anni e sostenuta dallo Stato, i contributi pagati ancora dall’azienda

C’è «un’ipotesi di lavoro per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perda il posto’’ allo studio del governo. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al videoforum di Repubblica Tv. Il ministro annuncia «dalla prossima settimana l’apertura di un confronto con l’Inps e le commissioni Lavoro per gli esodati» e non solo.

«Ci sono tante imprese che sarebbero disponibili ad anticipare una buonuscita perché hanno bisogno di ricambio» osserva Poletti. «Sto lavorando a un’idea molto semplice, - spiega - ti manca un anno al pensionamento? Ti dò un assegno che non è la pensione fino a quando raggiungi i termini. Per questo anno la tua impresa continua a pagare i contributi previdenziali come tu fossi tornato a lavorare e l’assegno che ti ho dato un po’ me lo restituisci nei tuoi 30 anni di pensione e un po’ te lo paga lo Stato».

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