Evasione, secondi in Lombardia
Como fa meglio del 2010,ma non basta

Solo Lodi, in Lombardia, fa peggio di Como, ancora lontana dalle provincie più virtuose

Como

A Como c’è un’elevata propensione all’evasione. A dirlo sono i dati del centro studi Sintesi che, pubblicati sul numero di ieri del Sole-24 Ore, rappresentano la provincia lariana come la seconda lombarda per rischio di distrazione dal pagamento delle tasse.

Peggio di Como fa solo Lodi, che si piazza al 90° posto sulle 103 province italiane per propensione all’evasione.

Fatta 100 la media italiana, Como raccoglie un punteggio totale di 88, posizionandosi in questo modo al 74° gradino della graduatoria tricolore. Pur in miglioramento di 11 posizioni rispetto al rilevamento 2010, l’ultimo dato disponibile – quello 2011 – evidenzia quanto la nostra provincia sia distante sia dalle prime della classe (con 152 punti, Milano e Bologna rappresentano le aree meno a rischio), sia dall’ultima (Ragusa, con un punteggio di 52). Il confronto con le altre province lombarde, però, è impietoso, con Varese (59° posto, con 95 punti), Lecco (63°, 94 punti) e Sondrio (67°, 92 punti) ben distanti dal risultato lariano.

«Como – dice il commercialista Marco Torres – ha due particolarità. La prima riguarda la presenza di numerosi lavoratori frontalieri che, pur non dichiarando alcun reddito in Italia perché obbligati a farlo in Svizzera, spendono buona parte dello stesso nel nostro Paese. C’è, dunque, una quota di beni e risparmi che, pur non dichiarata in Italia, è perfettamente legale e non rappresenta alcuna evasione. Un altro tema è quello del risparmio accumulato nei decenni scorsi, quando nelle zone di confine le attività di contrabbando hanno certamente contribuito all’accrescimento di alcuni patrimoni».

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