Ex Fisac, ecco il progetto
«Ne resterà una traccia»

Il Comune a Esselunga: «Da valorizzare nel nuovo quartiere»

Sovrappasso in via Badone, una piazza e Varesina riqualificata

Como

Finora la questione è sempre stata affrontata così: o l’edificio dell’ex Fisac di Camerlata si abbatte oppure resta in piedi. Anni di dibattiti e polemiche, fino alla spaccatura delle scorse settimane all’interno della maggioranza e al voto di un documento che chiede al sindaco di valutare l’interesse storico della costruzione, mentre Italia Nostra ha chiesto alla Soprintendenza di intervenire con un vincolo.

Svolta in arrivo

Ora la prospettiva è cambiata e il Comune ha deciso di puntare su una soluzione intermedia, che prevede la conservazione di una parte dell’edificio - nelle forme e nei modi ancora da definire - come testimonianza storica di quella che fu la sede della “Fabbriche italiane di seterie A. Clerici”. L’amministrazione (in primis l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino e il dirigente Giuseppe Cosenza) ha detto chiaramente a Esselunga che, nell’ambito delle opere pubbliche da cedere al Comune in cambio del via libera al centro commerciale, deve inserire anche una proposta che permetta di mantenere una traccia dell’ex Fisac senza interferenze con il piano di riqualificazione complessiva dell’area nota come “ex Trevitex”. Quindi riqualificare via Varesina e fare un sovrappasso in via Badone.

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