Firmano un fido per l’estetista
Negozio chiuso, resta il debito

Esposto ai consumatori per una cliente del centro di via Mugiasca. Dopo Natale non ha più riaperto. La beffa “costa” anche 4mila euro

Como

Pubblicizzavano un innovativo macchinario per la cura di inestetismi della pelle, un macchinario tanto efficiente quanto costoso, per il quale - però - era possibile stipulare un contratto per ottenere un finanziamento. Peccato che dallo scorso Natale il centro estetico “900” di via Mugiasca 10, dopo avere raccolto un certo numero di clienti costretti a indebitarsi, non abbia più riaperto i battenti, e così chi sperava in un risultato si ritrova per le mani qualche cambiale e gli stessi inestetismi di prima.

La vicenda è da qualche giorno sul tavolo degli esperti dell’Adoc, una delle associazioni per la tutela dei consumatori attive in città, ai quali si è rivolta una delle vittime, firmataria, prima della chiusura del centro, di un contratto da 4mila euro.

Tutti i controlli fin qui effettuati hanno dato esito negativo: al vecchio numero di telefono, un’utenza fissa di Telecom, risponde un nastro registrato che spiega come il numero non sia più attivo. E delle due titolari della società “Dama”, si sono completamente perdute le tracce. Non ritirano raccomandate né alcun genere di corrispondenza. L’impressione è quella che non abbiano più intenzione di farsi rivedere. Sarebbe interessante capire quante siano le vittime di quel miracoloso macchinario: «Chiunque si trovasse in questa situazione - fanno sapere all’Adoc - ci contatti. Cercheremo di aiutarlo».

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