I cento anni di nonna Angelina
«Io, il Duce e il Papa»

Faloppio, scappò da una parata per andare in Vaticano. Il primo segno della sua forza. E alla morte del marito si mise al comando della “Tessitura Taborelli”

Alla vigilia dei cent’anni, “Ina” sfoglia un quaderno a righe e legge la sua scrittura, calligrafia perfetta: «E’ necessario vigilare, perchè l’aridità non si formi dentro di noi».

Parole che sembrano tracciate con un filo di seta intinto nel cuore ed è un filo che da un secolo esatto non s’è mai spezzato, ha intessuto la vita di Angelina Fogliani detta Ina, una vita incominciata il 21 maggio del 1915 a Caccivio «davanti alla scuola, al monumento dei caduti ed attaccata alla chiesa», precisa.

La grande guerra sarebbe stata dichiarata tre giorni dopo ed Ina non aveva ancora vent’anni quando fu intruppata per una parata di regime a Roma. Scappò dalla sfilata: andò a vedere il Papa e i genitori capirono una volta in più di che fibra era fatta la loro figlia. Fibra di seta, tenue e tenace.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 20 maggio 2015

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