I negozi: «Basta questuanti
Pochi controlli, siamo assediati»

«E non solo: questuanti e clochard sono tornati in massa in centro storico»

Il Comune: «Aumenteremo la vigilanza, soprattutto sugli episodi molesti»

Le vie del centro nuovamente invase da suonatori di strada e mendicanti, tra le proteste dei commercianti che chiedono una soluzione definitiva al problema.

Pochi controlli

Dopo una fine d’estate apparentemente tranquilla, da qualche giorno i questuanti sono ritornati numerosi, non solo in centro, ma anche all’ingresso della città.

«Evidentemente il controllo da parte delle forze dell’ordine si è allentato e la questione si sta riproponendo – spiega il presidente di Confcommercio, Giansilvio Primavesi, in una nota -. I motivi di questa legittima protesta sono molteplici, dall’uso che i mendicanti fanno di bambini e animali costretti a collaborare nella raccolta di elemosina al disturbo pressante recato ai passanti. Se vogliamo veramente che Como sia una città turistica dobbiamo conferirle il decoro necessario».

All’inizio dell’estate i commercianti del centro storico avevano scritto una lettera a Comune e forze dell’ordine per esprimere una protesta generalizzata nei confronti dei tanti mendicanti, clochard e suonatori di strada che avevano invaso la città. A seguito delle polemiche era stato organizzato un incontro con il prefetto e i vertici di questura, carabinieri, Comune e commercianti. In quell’occasione il prefetto Michele Tortora aveva invitato i cittadini a «non assecondare le richieste di elemosina».

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