I volontari a Porta Torre
Via scritte e sporcizia

Ripresa subito l’attività nel 2015

L’associazione “Per Como pulita” non va in vacanza. Anzi, sono già due gli interventi realizzati dai volontari nei primi giorni del 2015. I festeggiamenti - che hanno accompagnato la classica ricorrenza di Capodanno - hanno infatti portato in città nuovi imbrattamenti e ulteriore sporcizia in posti solitamente trascurati. I volontari, che già gli scorsi anni si sono distinti più volte per il loro impegno, si sono muniti di vernice e pennelli anche nei giorni di festa e hanno cominciato il nuovo anno alla stregua di quello appena passato, con nuovi progetti ma la stessa appassionata determinazione. Dopo i lavori svolti negli scorsi giorni presso la scuola Severino Gobbi e la pulitura del muro di via Macchi (in zona Portici Plinio), sei volontari si sono dedicati alla zona antistante il tribunale: «Abbiamo iniziato a lavorare alle nove e un quarto – racconta Andrea Carcano - abbiamo ripulito una scritta dal chiostro vicino Torre San Vitale, riverniciato le cassette della corrente elettrica imbrattate dai writer, abbiamo tolto la sporcizia dalle fioriere sotto Porta Torre e, infine, ci siamo spostati verso la zona del Teatro Sociale (in piazza Verdi) dove abbiamo ripulito dalle scritte la pensilina del pullman e raccolto la sporcizia dai binari del passaggio livello».

Alla richiesta dei propositi per il nuovo anno, la coordinatrice dell’associazione, Anna Ballerini, sostiene che sarà difficile reggere il confronto con il 2014: «Nell’anno appena passato abbiamo svolto opere molto importanti. I luoghi più sporchi e quindi più difficili da ripulire, che ci hanno dato più soddisfazione, sono stati sicuramente la Pinacoteca di via Diaz e la stazione San Giovanni. Anche il sottopassaggio in piazza Vittoria, che abbiamo ridipinto più volte».

I progetti per il nuovo anno sono rivolti alle scuole: «La priorità sarà quella di sistemare gli asili (ad esempio quello di Lora che da anni è deturpato da scritte) e le scuole primarie – spiega la Ballerini – Il messaggio che vogliamo trasmettere ai giovani è che la scuola normale è quella pulita, non quella ricoperta di graffiti».

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