Il cinema funziona a pedali
Progetto di “evasione” in carcere

Un centinaio di detenuti del Bassone ha partecipato all’evento dell’associazione culturale BMovies di Seregno

La prima a salire in sella è stata una detenuta della sezione femminile. Un paio di colpi ai pedali e lo schermo della sala polivalente all’interno del carcere del Bassone si è illuminato dei colori del cinema. Un centinaio di detenuti della casa circondariale comasca hanno partecipato, e applaudito, all’esperimento dell’associazione culturale BMovies di Seregno.

L’idea è tanto originale quanto affascinante: portare il fascino del grande schermo nei luoghi dove un grande schermo non esiste, grazie a un proiettore alimentato dalla stessa bicicletta con il quale il cinema viene trasportato. E se i luoghi inizialmente pensati dall’associazione culturale che ha progettato il cinema ambulante sono gli angoli delle città, soprattutto le periferie, ecco che grazie alla volontaria Rina Del Pero l’iniziativa ha varcato mura e cancellate del carcere del Bassone.

Un’iniziativa dalla forte valenza simbolica. Durante la presentazione sia la volontaria, attivissima nell’organizzazione di eventi all’interno del Bassone, che la direttrice hanno indicato nella pedalata che ha consentito al proiettore di essere alimentato (grazie a un trasformatore che carica delle batterie) lo sforzo comune di tutti «indispensabile per raggiungere un obiettivo condiviso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA