Il “cinque stelle” dei senza tetto
Palazzo Pietrasanta a Cantù

Viaggio nella zona dell’aggressione a don Lino

È facile per i disperati entrare nell’edificio

Qualcuno, nei dintorni, con uno strano senso dell’ironia, ha voluto ribattezzare il castello come “Pietrasanta Cinque Stelle”. Da massima categoria per gli hotel. Se soltanto fosse una struttura ricettiva.

Ma il Pietrasanta, tra piazza Garibaldi e via Fiammenghini, la strada dell’oratorio di San Paolo, ha i vetri rotti alle finestre. Zero comfort. Degrado per tutti. Abusivamente, è diventato il rifugio della disperazione.

In quest’area bazzica l’extracomunitario che ha aggredito il prevosto emerito, don Lino Cerutti. Il religioso, 83 anni di età, non l’ha denunciato e sta trascorrendo la convalescenza a casa, chiuso nel massimo riserbo. Per lui una prognosi di trenta giorni.

Intanto sul fronte del degrado della zona c’è una novità: il sindaco Claudio Bizzozero ha infatti annunciato che, dopo oltre un decennio, è arrivato il “sì” della Soprintendenza al recupero della storica dimora.

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