«Il Comune tassa i turisti
Ma non ha investito un euro»

Il presidente degli albergatori Cassani: «Sono già passati 5 mesi»

«Entro l’anno si sistemino almeno i bagni pubblici e l’Info point»

Como

«Cinque mesi di applicazione della tassa di soggiorno e ancora non è stato sistemato nulla. Nemmeno un bagno pubblico».

È categorico Roberto Cassani, presidente Albergatori di Como il quale, martedì pomeriggio, dopo il consiglio direttivo degli iscritti all’associazione, ha chiesto e ottenuto un confronto con l’assessore comunale al Turismo, Luigi Cavadini.

«È necessario che ora, dopo aver individuato le destinazioni dei fondi e le priorità, s’inizi a rispettare fedelmente anche il crono programma - spiega Cassani - Chiediamo, quindi, che il Comune cominci a realizzare interventi concreti. Perché è vero che, in merito alla tassa di soggiorno, gli albergatori svolgono solo la funzione di esattori - puntualizza - ma, si tratta di un impegno in più che ci tocca svolgere per conto dell’ente pubblico. E riguardo al quale ora intendiamo raccogliere i frutti».

Noti gli interventi che Palazzo Cernezzi intende realizzare con l’imposta di soggiorno.

Si va da una nuova segnaletica turistica, all’Info point alla stazione San Giovanni fino alla riqualificazione di piazze con valenza turistica, in primi luogo piazza De Gasperi.

Ci sono, poi, in programma la sistemazione e realizzazione di bagni pubblici all’ingresso della stazione delle Ferrovie Nord a lago e dei giardinetti pubblici di via Vittorio Emanuele.

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