Il critico conquistato da Tremezzo
L’hotel della Garbo sbarca negli Usa

Sull’Huffington post recensione straordinaria per l’albergo e il lago di Como

«Un grand hotel è l’amagalma di decine di migliaia di dettagli che la maggior parte degli ospiti non nota perchè catturata da quelli più evidenti».

Secondo il giornalista americano John Mariani il Grande hotel Tremezzo ce li ha tutti.

Nella sua dettagliatissima recensione sull’Huffington post , il critico culinario tra i più famosi d’america descrive ciò che rende vincente un albergo con talmente tanta storia alle spalle da essere citato già citato da Greta Garbo nel 1932 nel film «Grand hotel» come «quel posto felice e caldo» (la sua stanza preferita, ora 113, porta il suo nome).

Anzi ne fa solo una sintesi visto che,dice, per elencarli tutti, dice, ci vorrebbero settimane.

Il Grand hotel fu avviato nel 1910 da Enea e Maria Gandola quando le ricche famiglie europee passavano lunghi periodi a villa Serbelloni o Villa d’este che «scelsero qualcosa di più piccolo, isolato e intimo per i loro ospiti». Passato alla famiglia Sampietro e ora alla famiglia De Santis il Grand hotel ha reso famoso Tremezzo come un posto di lusso non ostentato e del savoir faire italiano. Un posto perfetto, dice Mariani, per praticare quell’arte che gli italiani chiamano dolce far niente, ammirare il panorama eccezionale, mangiare cibi suberbi, dormire in letti ineguagliabili e rilassarsi nelle tre piscine e nella Spa del Grand Hotel.

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