«Il Lario invaso dai pesci rossi»
Un altro estraneo nel nostro lago
Orby

Pesci rossi o a squame rosate nel lago, una visione poco entusiasmante o addirittura scoraggiante per chi ha a cuore l’equilibrio del Lario.

«Uno schifo», secondo un pescatore di professione di lungo corso, Antonio Aquilini di Moltrasio.

Le varietà ittiche indesiderate e indesiderabili tendono ad aumentare a seguito di anomale immissioni nelle acque pubbliche. Pesci che vanno bene nelle fontane delle ville a ornamento di giardini esotici o negli acquari domestici, ma possono arrecare seri danni e imprevedibili effetti nelle acque del lago.

«I pesci rossi stanno proliferando soprattutto alla foce del Breggia e nella zona compresa tra Tavernola e Cernobbio - dice Antonio Aquilini - e da persona che vuole bene al lago sono seriamente preoccupato. Si comincia così, quasi per diletto poi, come sta avvenendo per il pesce siluro, non è dato sapere dove va a finire. Ci sono fenomeni, fatti magari per scherzo, che a un certo punto sfuggono di mano».

Una conferma della situazione, peraltro seguita con molta attenzione dai guardapesca, viene da Carlo Romanò (nella foto9 massimo responsabile del settore pesca della Provincia.

«Quelle che si vedono con un colore rossiccio sono delle carpe ornamentali giapponesi che tempo fa erano state abusivamente immesse nelle acque lariane».

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