Il politico difende la casta
«Non sono come tutti i cittadini»

Frase choc in consiglio di Vito De Feudis (Pd): «Parcheggi in Comune per lavorare». Poi chiarisce: «Mi riferivo a sindaco e assessori, vanno e vengono più volte al giorno»

Como

«Gli amministratori non sono uguali a tutti i cittadini. L’amministratore viene qui per lavorare, non viene qui una volta ogni due tre mesi per questioni personali».

Parola del consigliere comunale del Pd Vito De Feudis durante una delle ultime discussioni. La polemica, non solo in aula, adesso è diffusa anche sul web dal capogruppo di Adesso Como Alessandro Rapinese, che ha pubblicato sul suo blog, il video con i passaggi incriminati.

La discussione in consiglio comunale verteva sulla decina di posti auto interni al cortile di Palazzo Cernezzi, utilizzati dal sindaco e dagli assessori.

Durante il dibattito, Rapinese chiedeva l’abolizione dei posti interni riservati. De Feudis ha di fatto difeso il privilegio: «Chiedere di togliere quei posti all’interno del cortile, che non possono essere usati da nessun altro, mi sembra solo demagogia. I parcheggi all’interno del cortile non sono utilizzabili dai cittadini e sindaco e giunta svolgono un lavoro a tempo pieno in Comune,».

I comaschi, però, che devono parcheggiare, perdono tempo e spendono soldi per lasciare l’auto e proprio su decisione di questa amministrazione. «Questa è un’altra cosa - dice il consigliere - io volevo evidenziare che vietare di parcheggiare all’interno a sindaco e giunta è pura demagogia. E ricavare 10 posti non risolvei problemi di parcheggio in città».

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