Il redditometro fa paura
Si vendono le super auto

Boom di veicoli di lusso esportati da Como in Svizzera: da 86 a 471. E c’è chi usa un trucco: l’immatricolazione o il leasing in Germania

Bmw, Audi, Mercedes, Porsche, Bentley, Maserati. Il numero di auto di lusso esportate dalla provincia di Como è quintuplicato nel giro di un anno. Numeri impressionanti, quelli elaborati dall’Aci: i veicoli con potenza superiore a 185 kw immatricolati nel Comasco e poi venduti all’estero erano 86 nel 2011 e sono saliti clamorosamente a 471 l’anno dopo.

Effetto del redditometro. Per sfuggire allo strumento che - dal 2012 - incrocia consumi e redditi con l’obiettivo di scovare gli evasori fiscali, tanti cittadini benestanti hanno deciso di vendere la propria “supercar” all’estero. Ma fa paura anche la stangata introdotta da Monti per le auto molto potenti (20 euro di bollo in più per ogni kw oltre i 185). Nel complesso, sul territorio provinciale circolano 2.925 veicoli sopra i 185 kw (dato del 2012), con un calo di 306 unità nell’arco di soli dodici mesi.

I trucchi per sfuggire al Fisco

C’è poi uno stratagemma - formalmente legale, anche se sostanzialmente altro non è che eludere le norme - basato sulla cessione della propria auto a una società estera. In questo modo si evitano accertamenti, non si paga il superbollo, si spende meno per l’assicurazione. Circolare in Italia con un auto immatricolata in un altro paese dell’Unione europea consente di “sfuggire” al fisco. Come? Intestando il mezzo a un amico o familiare residente all’estero, o magari a un dipendente.

Un’altra strada battuta è quella dei leasing offerti ai professionisti da società con sede soprattutto in Germania. Nessuna norma, infatti, vieta a un cittadino italiano di affittare un’auto in leasing presso una compagnia di un paese comunitario. In sintesi, guidare in Italia un’auto con targa straniera consente di eludere i controlli fiscali ma anche quelli stradali (leggi multe e autovelox).

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