Como, il telelaser fa paura
Frenano tutti, nessuna multa

C’è chi rallentava fino ai 35 all’ora. Solo un verbale a un motociclista senza il tagliando dell’assicurazione

Se il fine ultimo del telelaser sulle strade di Como fosse “fare cassa” i vigili avrebbero fallito alla grande. Sulla moderazione della velocità nei tratti di strada dove sono stati rilevati più incidenti che avevano la velocità inadeguata come concausa il discorso cambia, e sotto questo profilo alla Polizia locale va dato atto che, per il momento, il risultato conferma alla lettera le dichiarazioni d’intenti. Ieri ne abbiamo avuto la conferma diretta, sul campo e con i numeri.

Il turno di controllo era previsto in mattinata in via Cecilio. Tre agenti si sono appostati nello spazio all’altezza dell’incrocio con via di Vittorio verso le 9,45, hanno installato il telelaser su un trepiedi puntandolo sulle auto dirette fuori città, in salita dalla rotatoria all’incrocio con via Giussani e via Paoli. I vigili hanno posizionato anche il cartello di preavviso duecento metri prima della pattuglia: non è sempre obbligatorio in presenza di altra segnaletica e in assenza di intersezioni tra la segnaletica e la pattuglia, ma nel dubbio preavvisare non costa nulla.

Gli agenti sono rimasti sul posto fino a poco dopo le 11 puntando più o meno di continuo le auto in arrivo. L’apparecchio comprende un vero e proprio puntatore e il grilletto ha due scatti come un’arma da fuoco. Ieri i vigili hanno fatto un solo verbale e nemmeno per eccesso di velocità. Un motociclista aveva rinnovato l’assicurazione la mattina stessa e non aveva ancora ritirato il nuovo tagliando, sono 41 euro.

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