Ingegnere vende i gadget
Picchiato e rapinato in centro

Un trentenne del Bangladesh avvicinato e aggredito da un tunisino.

Laureato in ingegneria e costretto a vendere gadget elettronici, come i puntatori laser, ai turisti in piazza Cavour. E, come se non bastasse, anche picchiato e rapinato.

Una vera disavventura, quella capitata a un giovane di trent’anni, originario del Bangladesh, ma da tempo residente in Italia, dove ha anche conseguito una laurea in ingegneria. Ma gli studi non gli hanno permesso ancora di trovare un lavoro e per questo, per tirare a campare, si era ridotto a vendere i gadget ai turisti che passavano per il centro, in piazza Cavour.

Un modo per cercare di guadagnare qualche spicciolo, in attesa di poter sfruttare la propria laurea e trovare un impiego più remunerativo.

Ma quei puntatori laser che vendeva il giovane hanno attirato le persone sbagliate. Infatti si sono avvicinati alcuni tunisini, 4 o 5 persone: uno di loro ha voluto a tutti i costi uno dei gadget del giovane ingegnere, ma senza pagare i 5 euro richiesti.

Come pagamento il tunisino ha rifilato al malcapitato un ceffone. «E se provi a chiamare i carabinieri, ti ammazzo». Così se n’è andato, lasciando il trentenne del Bangladesh dolorante, soccorso poi da un connazionale.

Con una borsa del ghiaccio in faccia, il giovane ingegnere è andato verso piazza Matteotti e qui ha incrociato una pattuglia di carabinieri.

I militari sono andati alla ricerca del tunisino e lo hanno trovato poco dopo e arrestato per rapina e lesioni.

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