Intervista a Lucini
«Così non si va avanti
il governo lo capisca»

Como

«Spero che si riesca a fare il passo avanti decisivo su paratie e area Trevitex. E poi si definisca l’accordo per la Ticosa. Ma resta fortissima una preoccupazione: se Roma continua a impedirci di investire i soldi che abbiamo, con quell’assurdo patto di stabilità, le cose andranno sempre peggio». Il sindaco Mario Lucini sintetizza così le sfide del 2014.

Lei si gioca moltissimo sulla questione del lungolago. Il nuovo anno sarà quello buono, finalmente?

Il 31 abbiamo consegnato in Regione i contenuti essenziali del nuovo progetto, parzialmente esecutivi perché è più sensato mettere a punto i dettagli dopo il confronto con Soprintendenza, Regione e Provincia. Faremo gli aggiustamenti con loro e con Sacaim. Entro giugno contiamo di far ripartire il cantiere...

Nel frattempo la passeggiata provvisoria resterà aperta?

L’idea è prolungare l’apertura fin quando non inizieranno i lavori, se Amici di Como e Sacaim sono d’accordo, ovviamente.

Arriverà l’attesa svolta anche per la Ticosa o prevede altri guai?

A gennaio ci sarà un nuovo incontro con la società Multi, avremo una proposta più completa, basata sulle nostre indicazioni.

Il cinema? Sì, è previsto, poi bisognerà vedere se qualcuno è interessato a farlo. Sul fronte bonifica, a inizio gennaio riprenderemo a pagare l’azienda e firmeremo il contratto per gli ulteriori lavori da 350mila euro, soldi previsti a bilancio. Con questa cifra dovremmo concludere tutto, anche se le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Sul destino della Trevitex la maggioranza è spaccata: tutto fermo?

Avremo un confronto interno sulle opere pubbliche da chiedere a Esselunga e porteremo in aula una delibera, come promesso. Ci sono opinioni diverse ma confido in una soluzione condivisa.

La nuova zona a traffico limitato sarà una rivoluzione: preoccupato?

No. Partiremo entro fine gennaio sia in piazza Roma che in piazza Volta. Stiamo definendo le ultime questioni, come l’accesso all’autosilo Jasca di via Rubini. Faremo anche la revisione delle tariffe dei posti blu: in alcune zone aumenteranno, in altre scenderanno. Interverremo sulle fasce orarie e scatterà la sosta gratis di domenica in certe aree.

Ma i negozianti di piazza Roma restano sulle barricate per i posti gialli.

Non potremo intervenire su piazza Roma con opere strutturali a breve, ma ci saranno altri interventi di riordino.

A proposito di parcheggi, avete altre idee per rilanciare il Valmulini?

Possiamo solo andare avanti a promuovere le agevolazioni previste per i lavoratori di alcuni enti.

Restiamo nella zona.

C’è il rischio di una nuova Ticosa all’ex Sant’Anna?

Abbiamo sollecitato la Regione a rispettare gli accordi, realizzando la cittadella sanitaria in via Napoleona. Poi resta la questione della vendita dell’altra porzione dell’area. La Regione ha chiesto una stima sul valore e attendiamo le sue mosse. Se ritiene che sia utile modificare le destinazioni previste per quella zona, ce lo chieda.

Capitolo mostra di Villa Olmo: dopo il flop 2013 quale obiettivo avete?

Non annunceremo un obiettivo in termini di visitatori, non avrebbe senso visto che abbiamo cambiato il periodo scegliendo mesi meno turistici, proprio per cercare di allungare la stagione come chiedono gli operatori. Inoltre, con il nuovo meccanismo che prevede il bando per la gestione dell’evento, non ci saranno ripercussioni economiche per il Comune.

Il Politeama cade a pezzi.

Non abbiamo i soldi per riqualificarlo ma solo per fermare il degrado. L’idea è che torni a essere un riferimento per la cultura in città. Le modalità possono essere diverse, di certo serve l’aiuto dei privati.

Chiuso il palazzetto di Muggiò, Como ne avrà mai uno nuovo?

Anche qui sarà indispensabile il contributo di soggetti terzi, il Coni o altri. Per ricostruirlo dov’era oppure più spostato verso la piscina.

Un vecchio guaio: buche sulle strade.

Con i pochi soldi disponibili e le previsioni negative che arrivano da Roma sul 2014, dovremo limitarci ancora a intervenire solo sulle strade più rovinate.

Facciamo chiarezza una volta per tutte sulla questione dei soldi.

Il governo deve capire che così non si va avanti. Trovo incredibile e allucinante che non abbia modificato il patto di stabilità. Non riusciamo a fare i lavori perché non possiamo spendere i soldi che abbiamo. E diventa impossibile anche pagare chi ha già lavorato.

Spieghi ai cittadini in poche parole che cos’è il famigerato patto di stabilità.

Nel nostro caso vuol dire che nell’arco di un anno le entrate devono superare le uscite di 9 milioni e mezzo. Una follia.

Cerca un sostituto per Giulia Pusterla o si occuperà lei di bilancio e tasse?

È molto improbabile che tenga io le deleghe. Serve qualcuno che segua specificamente il settore, ma non ho ancora nomi.

Michele Sada

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