“Io siamo”: Corrado Passera
martedì al Teatro Sociale

Il leader di Italia Unica presenta il suo libro programma. Intervista a La Provincia: Como ha qualità, bene il monumento di Libeskind

Como

“Io siamo”, Corrado Passera presenta il suo libro programma martedì alle 18.30 al Teatro Sociale di Como. Insieme a Passera, parteciperanno Mauro Magatti, sociologo ed economista dell’Università Cattolica di Milano, e Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale.

In un’intervista a La Provincia di domenica 19 ottobre, Passera critica la legge di stabilità di Renzi, illustra le sue proposte anticrisi e parla di Como «Territorio che ha qualità» e del monumento a Libeskind «una buona idea e un segno di dinamismo da cogliere».

Con il suo primo libro, il fondatore di Italia Unica – movimento politico che si trasformerà in partito – mette nero su bianco una serie di proposte con l’obiettivo di andare alla radice dei problemi italiani per risolverli con coraggio e innovazione. Il libro contiene una visione della politica come spirito di servizio e offre al dibattito pubblico soluzioni per un Paese fondato sui valori del merito, della competenza, della libertà, della generosità .

Un cantiere dove lavorare tutti assieme. Il proposito di “Io Siamo” è individuare un percorso per riportare la politica alla sua fondamentale funzione di ricerca di soluzioni per il bene pubblico.

In Italia ci sono dieci milioni di persone che in un modo o nell’altro non lavorano. Paura del domani e angoscia della povertà rappresentano un tremendo fattore di disagio sociale che minaccia di far saltare l’intero sistema. Occorre agire in profondità, stimolando una crescita annuale del 2-3 per cento, immettendo risorse pari ad almeno 400 miliardi di euro.

“Io Siamo” presenta un ventaglio di proposte . Frutto dello stesso sforzo concettuale che ha portato Corrado Passera a trasformare le Poste, compito considerato da tanti una missione impossibile, ad impegnarsi nel terzo settore e nella fondazione di Banca prossima, esperienza di grande impatto sociale prima ancora che economico. .

L’obiettivo è fare in modo che l’Italia, ferma da vent’anni e condannata al declino se non riprende in mano il proprio destino, torni ad essere quel che è: un posto unico per bellezza e appetibilità. Uno dei posti migliori in cui vivere.

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