Como: Irpef comunale
Non la paga uno su quattro

In aula la proposta: salvi i redditi fino a 15mila euro

Per tutti gli altri si applica l’addizionale massima

Sale il tetto dell’esenzione per l’addizionale comunale Irpef, Palazzo Cernezzi non farà pagare il 26% dei comaschi. Il sindaco Mario Lucini ha ufficializzato la decisione di innalzare l’esenzione fino ai 15mila euro di reddito lordo annuo, dopo che l’aliquota dell’addizionale era stata portata per tutti al massimo, lo 0,8.

Così facendo, stando alle dichiarazioni presentate al fisco dai comaschi, su 48mila contribuenti non pagheranno in oltre 12mila.

Più di uno su quattro, segno che i residenti a Como non sono così ricchi, o forse molti non hanno dichiarato quanto invece avrebbero dovuto.

L’incremento del gettito derivante dall’addizionale Irpef allo 0,8 per tutti è pari a circa 6 milioni di euro, un milione di euro invece rimarrà nelle tasche dei lavoratori esentati.

La giunta inizialmente aveva previsto l’esenzione fino a 10mila euro di reddito annuo lordo. Poi grazie a migliori condizioni sui trasferimenti statali l’asticella era salita a quota 13mila euro. Ora, per effetto dei due emendamenti presentati in consiglio comunale alla delibera su Imu-Tasi, ci sono i fondi sufficienti per arrivare a 15mila euro. Merito dei 310mila euro che verranno incassati grazie alle proposte avanzate dai consiglieri Marco Butti (Gruppo Misto) e Vincenzo Sapere, Paco-Sel. Il primo ha presentato una modifica per aumentare la tassazione Imu su banche, istituti di credito e grandi supermercati che è passata dallo 0,76 al 10,6 per mille, il valore massimo consentito dalla normativa. Da questa stangatina gli uffici hanno stimato un gettito pari a 180mila euro.

Il secondo emendamento, 130mila euro complessivi, ha fatto riferimento alla scelta di inserire la Tasi all’1,5 sugli immobili nuovi e non ancora venduti.

L’aliquota dell’addizionale Irpef al massimo peserà non poco sulle spalle dei lavoratori. Qualche esempio. Chi ha un reddito annuo lordo pari a 15mila euro, e un centesimo, pagava fino all’anno scorso 27 euro di addizionale, ora invece con lo 0,8 paga 120 euro. Una differenza in dodici mesi di 93 euro, l’incremento quindi è +344%. Con 20mila euro di reddito si pagavano 37,50 euro, ora 160, la differenza è 122,5 euro, un aumento quindi del 326,6%. Con 25mila euro di reddito invece di 48 euro si versano 200 euro, quindi il 316,6% in più. Salendo con i redditi l’incremento percentuale cala, quindi il rincaro è più forte su chi guadagna meno, fino ai 15mila euro sotto ai quali scatta l’esenzione.

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