La Parada par tücc

invade la città

Alberi umani alti tre metri, una “bici-toro”, decine di percussionisti dai volti dipinti, ballerine e ballerini, bambini gongolanti, adulti divertiti: la “Parada par tücc 2013” si è svolta ieri per le vie del centro storico senza causare, per una volta, alcun problema alla viabilità

Alberi umani alti tre metri, una “bici-toro”, decine e decine di percussionisti dai volti dipinti, ballerine e ballerini, bambini gongolanti, adulti divertiti, ragazzi, anziani, tutti alla conquista della città.

Trucchi per tutti

La “Parada par tücc 2013” si è svolta gioiosamente per le vie del centro storico senza causare alcun problema alla viabilità, quindi, osservata dagli occhi di migliaia di spettatori - comaschi, turisti, curiosi - senza rallentamenti nonostante un tempo che definire bizzarro è poco: appena si è aperto il grande sipario verde allestito in piazza Volta sono scese le prime gocce di una pioggerella fine e neppure fastidiosa. Lo scroscio successivo, breve, ma intenso, ha sorpreso i “paradisti” nel pieno dello svolgimento, ma a quel punto la carovana era inarrestabile. Erano più di quattrocento a sfilare, migliaia a guardare per un appuntamento ormai consueto della primavera lariana.

Partenza puntuale, alle 16.30, dopo un lento e divertente raduno durato due ore tra via Carcano e piazza Mazzini, con i gruppi dei vari laboratori a truccarsi, vestirsi, a ripetere passi di danza e coreografie stradaiole. Già questo solo momento ha deliziato gli avventori dei locali della piazzetta e i passanti.

Poi, all’aprirsi del sipario, la prima sorpresa: un gregge di pecore umane (palloncini bianchi al posto della lana) che sarebbe piaciuto a Buñuel: erano l’avanscoperta di tutta la sfilata e si sono poi mosse indipendentemente per le strade anticipando l’arrivo della “Parada”.

Il tema di quest’anno era “Flora & fauna” ed è stato interpretato nei modi più vari

Leggi gli approfondimenti su La Provincia in edicola domenica 8 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo La “Parada” in centro