La provocazione dei writer
Su Facebook le loro scritte

Anna Ballerini: «Così li prenderanno». Il comandante dei vigili: «Stiamo indagando»

Como

«We love sbirri morti». C’è la scritta. C’è la foto. Ci sono i ragazzi sotto la scritta con i volti coperti ma non abbastanza per non essere riconosciuti. Ridono, i ragazzi. Contenti della loro bravata. Il punto è che se li scopriranno - e le forze dell’ordine sono già al lavoro - finiranno in un mare di guai.

I writer comaschi hanno deciso di lodarsi su Facebook. Profilo volutamente aperto a tutti, una sfida. Che quelli più vecchi di loro non hanno gradito. Soprattutto Anna Ballerini, che da tre anni impiega ogni domenica della settimana a ripulire i muri di Como da inutili e per niente artistiche scritte dei cosiddetti writers. La fondatrice di Per Como pulita ha scoperto che su facebook c’è un è profilo dove i writer di casa celebrano le loro imprese. Ci sono anche 50 “mi piace” coperti, ma facilmente riconducibili agli autori. «Di scritte Wlsm è piena la città - dice la Ballerini - richiamano l’acronimo Acab all cops are bastard. Non solo sporcano tutti i muri e rovinano i monumenti ma si vantano pure su Facebook».Un’indagine è già partita. «Stiamo lavorando» ha detto il comandante della Polizia locale Marco Baffa.

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