Ladri di biciclette
presi prima del furto

Il tentativo a Como in viale Varese, arrestati due marocchini

Stava tornando a casa con la moglie, quando ha notato due ombre aggirarsi in modo sospetto all’esterno della recinzione di un condominio in piazza Cacciatori delle Alpi.

Alla fine l’istinto da sbirro ha avuto la meglio sulla richiesta della consorte di poter rientrare in casa a un’ora decente e così, un agente della squadra mobile libero dal servizio, s’è fermato a controllare, ha capito che si trovava di fronte a due ladri e ha chiamato i colleghi della squadra volante.

Due giovani originari del Marocco, uno dei quali senza fissa dimora se non un giaciglio improvvisato alla stazione San Giovanni, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato furto aggravato.

I ladri di biciclette non si accontentano più di fare razzie di due ruote lucchettate in mezzo alla strada. I due, di 34 e 36 anni, volevano portarsi via tre biciclette che si trovavano all’interno del cortile di un condominio della piazza, proprio all’inizio di viale Varese.

Quando l’agente della mobile li ha notati, i due con un tronchese stavano tagliando una rete per poter entrare all’interno del cortile del condominio. Appena hanno notato che stava arrivando un’auto della polizia, pochi minuti dopo, hanno cercato di far finta di passare dalla zona per caso. Ma sono stati bloccati immediatamente. Gli accertamenti all’interno del cortile del condominio ha permesso di ritrovare gli arnesi usati per forzare la rete e per tagliare una grossa catena alla quale era legata una bicicletta. Le altre due non erano state chiuse, ed erano già state spostate per essere poi successivamente portate via.

Gli agenti della squadra volante hanno accompagnato gli aspiranti ladri in questura, e scoperto che uno di loro era già stato denunciato dai carabinieri di Saronno meno di un mese fa per tentato furto di una bicicletta alla stazione.

Comparsi in tribunale ieri per il processo per direttissima, il loro legale ha chiesto i termini a difesa. Uno di loro è rimasto in cella, l’altro liberato ma allontanato da Como.n

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