Le lotterie a luci rosse
in Canton Ticino: è protesta

Si diffondono queste “riffe” che hanno come premio la compagnia di una ragazza. Moltissimi clienti da Como. Sul caso si scontra la politica svizzera

Polemiche e scandalo in Canton Ticino per il diffondersi delle lotterie sexy in bar e locali a luci rosse. La notizia ha fatto capolino in questi giorni, ma parte dal 2011 quando in un bar di Pazzallo per la prima volta venne messa”in palio” una ragazza in carne e ossa.

I gestori negano che vengano offese le ragazze. Fatto sta che le serate di questo tipo sistanno diffondendo e sempre più accorrono i clienti da oltre frontiera, in particolare dal Comasco.

Di cosa si tratta? Il meccanismo è quello di una semplice lotteria: con il pagamento del biglietto, circa 10 franchi, si ottiene anche un numero. Se corrisponde a quello estratto durante la serata si ha diritto a un”premio”: ovvero a una”consumazione sessuale” con una delle ragazze che lavorano nel locale, escort che già esercitano secondo le regole e la legge svizzera che prevede registrazione e pagamento delle relative tasse.

I gestori dei locali frenano, ma la sostanza non cambia: la ragazza, ovviamente, può rifiutare il vincitore. Un gestore dice: «Non siamo magnaccia, non mettiamo in palio le ragazze. Il vincitore del buono ne sceglie una fra quante lavorano qui e lei è libera di accettare o meno».

In poco tempo la “moda” si è diffusa fra i locali del canton Ticino, soprattutto nella zona tra Chiasso e Lugano e i clienti sono più che triplicati. Ma ha anche suscitato feroci critiche politiche con il Partito socialista ticinese che ha presentato un’interrogazione al ministero pubblico per mettere fine a quella che viene definita «un’indegna mercificazione» e chiedendo di vietare questo genere di riffe.

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