L’originalità di Parolario
Tweet e critico mascherato

Interesse per Visintin e il suo viaggio tra i ristoranti italiani

La sfida: “Paesi tuoi” di Pavese narrato in soli 140 caratteri

Sembra L’Ombra, un vecchio eroe dei radiodrammi americani, il volto travisato grazie a un cappello calcato, un paio di occhiali scuri e una sciarpa a coprire il resto del viso.

È Valerio Massimo Visintin, sicuramente uno degli ospiti più originali di sempre per Parolario: ha tenuto banco ieri pomeriggio a Villa del Grumello. Non si pone in questo modo perché è un talebano dell’enogastronomia, campo nel quale è penna temutissima, ma semplicemente per frequentare i ristoranti giudicandoli indisturbato.

Insomma, quello del critico già era un lavoraccio, ma con l’attenzione del pubblico e quindi dei media tutta sul grande mondo della cucina, ora anche chi giudica si presta a essere giudicato.

Ad esempio c’è chi accusa Visintin di essere un codardo, che non ha il coraggio delle sue stroncature. Ma se così non facesse, probabilmente, anche lui come accade a tutti nel mestiere, finirebbe con fare amicizie, magari clienterie e non offrirebbe un servizio adeguato ai suoi lettori. La vera grande domanda sulla bocca di tutti, peraltro, era “ma come fa a stare conciato così con questo caldo?”.

Un incontro originale nel mezzo di una giornata particolare per Parolaio che si avvicina alla conclusione. Temi dominanti, l’arte della scrittura, la cucina e la cura del verde, ricorrenti per tutto il calendario. Tra i protagonisti Luciano Canfora, insigne filologo , storico, grecista e saggista, divulgatore che ha lanciato un allarme, rispondendo alle sollecitazioni di Italia Nostra, per la situazione deprecabile in cui versano gli archivi nel nostro Paese (e Como non è certo controcorrente, anzi).

Poi il “Sogno di una traduzione corretta”, irraggiungibile chimera per chi opera nel campo dell’editoria e riceve il compito di portare al pubblico italiano un autore straniero, in apertura ha trovato un’eco contemporanea i #paesituoi.

Che ci fa Cesare Pavese su Twitter? Si è appena concluso un concorso lanciato dalla Fondazione dedicata allo scrittore e dal portale www.twitteratura.it con Parolario, Fondazione per il libro di Torino, Wine Pass, Consorzio dell’Asti Moscato e Utet.

© RIPRODUZIONE RISERVATA