L’ultrà non firma in caserma
Maxi multa da 68 mila euro

Un tifoso del Como è andato a processo per opporsi alla sanzione

Altri due giovani sotto accusa: visti allo stadio nonostante il divieto

Como

Quando si è visto recapitare a casa i due decreti penali di condanna, quasi non voleva crederci: 4 mesi di carcere, convertiti in 34 mila euro di multa, per ognuna delle due violazioni. Conto finale: 68 mila euro. Una mazzata.

Tutta colpa di un paio di firme, che doveva apporre obbligatoriamente sui registri della caserma di Cantù dei carabinieri.

Scontri con la Solbiatese

Nei guai è finito un trentenne di Cantù: il tifoso azzurro, infatti, era stato considerato uno dei responsabili della bagarre scoppiata fuori dagli spogliatoi dello stadio di Solbiate Olona, al termine della partita Solbiatese-Como di serie D, che si era svolta il 19 marzo 2007. A giugno era arrivato il Daspo, il divieto di accesso alle strutture sportive, di tre anni. In pratica Galetti, tutte le volte che giocava il Calcio Como, doveva presentarsi alla caserma più vicina, quella di Cantù, e firmare il registro, trenta minuti dopo l’inizio e quindici minuti prima della fine dell’incontro, tutte le volte che gli azzurri scendevano in campo per una partita ufficiale, anche in trasferta.

Ma in due occasioni il giovane non si è presentato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA