Made, giusto lo stop?
Il 71% dei lettori dice no

Continua, soprattutto attraverso i social network, la catena di solidarietà ai collaboratori del Made Club di Como. Intanto i lettori dicono no alla chiusura

Continua, soprattutto attraverso i social network, la catena di solidarietà ai collaboratori del Made Club, la discoteca di via Sant’Abbondio chiusa per trenta giorni dalla questura per un rissa a margine del cantante rap Gué Pequeno.

Lo stop costerà caro ai titolari e a cascata alla cinquantina tra dipendenti e collaboratori. Ieri lo staff è tornato a esprimere amarezza per l’accaduto ma anche volontà di non gettare la spugna. Il locale del resto è diventato in città il più frequentato specie tra i giovanissimi nella notte del sabato.

«Andremo avanti a lavorare, con la professionalità che ci contraddistingue e, soprattutto, con quella passione che ci fa andare avanti nonostante gli ostacoli, faremo ulteriori sforzi per far sì che il livello di sicurezza del locale sia ancora piu’ alto e che simili spiacevoli avvenimenti possano essere prevenuti».

Sulla vicenda è attivo un sondaggio sul nostro sito web (www. laprovinciadicomo .it). Hanno risposto oltre 1200 lettori, il 71% si è espresso contro la decisione di sospendere l’attività del locale. Il 28% si è invece detto a favore. Si può ancora votare.n 

© RIPRODUZIONE RISERVATA