Mariano: mattone fermo
Casse comunali vuote

Tracollano gli oneri di urbanizzazione: solo 470mila euro

Bloccati i grandi progetti immobiliari già autorizzati

Addio ai grandi interventi edilizi. E la casse del Comune piangono.

Mariano, città per anni al centro delle polemiche per essere stata una realtà dove si è costruito troppo, oggi subisce pesantemente gli effetti della crisi che sta devastando tutti i settori produttivi. Nessuno escluso. E il mattone, si sa, sta pagando un dazio altissimo.

Lo confermano gli incassi legati agli oneri di urbanizzazione: se sino a qualche anno fa le previsioni di entrata si attestavano intorno ai 3 milioni di euro, quelle di quest’anno erano state ridotte a 600 mila euro e ulteriormente abbassate a 500 mila euro: a oggi le entrate sono di circa 470 mila euro.

Quello che è venuto a mancare non sono tanto le pratiche edilizie e i permessi per costruire (l’ufficio urbanistica conferma le tradizionali 500 richieste); ma il problema è che si riferiscono a piccoli interventi di privati che ristrutturano o ampliano la propria abitazione, mentre sono spariti i grandi interventi. Inoltre c’è un nuovo fenomeno: quest’anno alcune società e operatori privati - che precedentemente avevano sostenuto l’iter burocratico per ottenere i permessi per costruire con conseguente pagamento degli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione -, non solo non hanno avviato il cantiere, ma hanno addirittura chiesto il ritiro della pratica e l’archiviazione della stessa. E il Comune ha dovuto restituire le somme già incassate.

Da gennaio è capitato già tre volte e lo scherzetto è costato alle casse pubbliche ben 89.411 euro.

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