Maturità, dal prossimo anno
Esame in inglese per una materia

Parte a settembre l’ultima parte della riforma Gelmini che prevede l’insegnamento di una materia in inglese.

Potrà essere matematica, oppure Storia dell’arte o geografia. A seconda dei professori abilitati a disposizione della scuola, la riforma Gelmini prevede l’insegnamento in lingua straniera di una materia nell’ultimo anno di scuola superiore. Sarà un inizio soft, perchè non tutte le scuole sono pronte o hanno in organico professori abilitati, ma comunque a settembre si partirà. Una materia insegnata in inglese e alla prossima maturità le competenze acquisite potranno anche essere oggetto dell’esame. Ma non per tutti; solo nella terza prova, ma nella secondo, per quanto riguarda lo scritto e solo se il professore interno nella materia d’esame è titolare della materia insegnata in inglese, per quanto riguarda l’orale. Per le modalità sarà il singolo istituto a decidere.

Anche riguardo alle ore di insegnamento in inglese o lingua straniera il ministero dispensa più consigli che disposizioni. Nella circolare arrivata ai presidi si legge: «Si suggerisce che la materia scelta dalla scuola sia insegnata preferibilmente al 50% in inglese». Per chi non avesse in organico docenti abilitati il ministero suggerisce e consente di usare progetti, tirocinanti e consulenti esterni, avvalendosi dei fondi di istituto per aiutare l’insegnante e attuare le disposizioni previste dalla riforma.

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