Mieli alle “Primavere”
«Renzi concreto, lo promuovo»

Ieri sera tanti giovani al Sociale per il giornalista protagonista dell’incontro organizzato da La Provincia. L’ex direttore del Corsera sui problemi dell’Italia: «Paese frenato perché la Storia si basa sulle bugie»

Teatro Sociale strapieno ieri sera per Paolo Mieli, ospite del ciclo di incontri de “Le Primavere di Como”. Come accaduto per il filosofo Silvano Petrosino, l’ex direttore del Corsera, oggi presidente di Rcs Libri, ha raccolto un pubblico anagraficamente trasversale, tanti i giovani a testimoniare che Como non è una città così pigra quando ci sono incontri di grande livello e che la politica, a dispetto dei luoghi comuni, è un tema nonostante tutto di grande interesse popolare.

Mieli ha tenuto una sintetica ma articolata conferenza sui vizi della vita pubblica italiana, una riflessione tra storia e politica, con un riferimento costante al periodo risorgimentale lui che è stato allievo di Rosario Romeo e che proprio nel particolare percorso seguito per la nascita dello Stato unitario vede l’origine dei mali di oggi. «Mi sono molto interrogato sul senso di una serata intorno al monito “non temete, abbiate coraggio” e mi sono ritrovato a riflettere sul perché periodicamente il nostro Paese si trovi frenato dalla paura – ha detto Mieli – ci troviamo spesso in situazioni di crisi e forse perché abbiamo questa atavica tendenza a batterci con la convinzione che il cento per cento delle nostre convinzioni siano dalla parte giusta e non ci accontentiamo prima di avere affondato i denti nella giugulare del nostro avversario. Ma questo non avviene nel dibattito politico altrove e perché questa peculiarità tutta italiana? Forse perché la nostra storia si fonda su una catena di menzogne, va così sin dalla nascita dello Stato unitario e il punto di partenza, la bugia delle bugie è che noi come popolo avessimo una reale identità nazionale».

Il dialogo con il direttore de “La Provincia” Diego Minonzio ha poi toccato l’attualità: il governo Renzi.

«Nessuna cambiale in bianco, di Renzi però mi colpiscono alcune differenze rispetto al passato: ha dato scadenze precise alle promesse programmatiche, poi trovo che gli ottanta euro in busta paga siano il primo simbolico provvedimento che non sottrae risorse ma dà qualcosa in più ed è un segno di discontinuità rispetto al passato».

Prossimo appuntamento delle Primavere, sempre al teatro Sociale, martedì 15 aprile alle 20,30 con l’attrice Claudia Koll. Titolo della conferenza “Non temete lo scandalo della fede”.

leggi il resoconto completo ne La Provincia in edicola mercoledì 9 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA