Morì sulla poltrona del dentista
Il giudice: medico innocente

Archiviata l’inchiesta sul decesso della pensionata di Uggiate. Secondo l’autopsia è stata uccisa da un’emorragia cerebrale

Inchiesta archiviata. Il dentista di Uggiate Trevano finito sotto inchiesta dopo la morte di una paziente è stato definitivamente prosciolto da tutte le accuse: la donna è morta per cause naturali.

Archiviazione. Si è chiusa così l’indagine sulla morte di Graziella Celestini, la pensionata di 72 anni vittima di un malore improvviso mentre si trovava nello studio dentistico del dottor Cesare Sassi. Né il medico (difeso dall’avvocato Ilvo Tolu) né il farmaco utilizzato per l’anestesia hanno alcuna responsabilità per quanto accaduto il 16 settembre dello scorso anno.

Nessuna ombra

L’archiviazione è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Francesco Angiolini, accogliendo la richiesta della procura.

A convincere i magistrati a sollevare il professionista da ogni possibile responsabilità sono stati gli accertamenti tecnici compiuti da un lato dall’anatomopatologo Giovanni Scola, dall’altro dai carabinieri di Faloppio e dai Nas.

L’autopsia aveva stabilito che la paziente morì per le conseguenze di un’emorragia cerebrale determinata da una malformazione arterovenosa che rendeva la pensionata «soggetta ad alto rischio di morte improvvisa». E proprio questo è accaduto lo scorso settembre.

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