Nei servizi la chiave della rinascita
Alvisi e Maiocchi li chiedono per Como

Gli imprenditori analizzano la posizione espressa su L’Ordine da Massimo Giardina

Il vice-presidente della Camera di Commercio: «Dobbiamo offrire cultura e logistica»

Como

Lavorare per rendere l’Italia più attraente verso gli investitori esteri e non cassare l’euro.

Secondo l’economista Massimo Giardina , intervenuto ieri su L’Ordine, sono tre i punti fondamentali su cui il Paese dovrebbe puntare per risorgere davvero: la gestione dell’euro, da non affossare; il potenziamento degli investimenti strutturali, la necessità di rendere l’Italia più interessante per gli stranieri, riducendo, per esempio, burocrazia e fisco, ma non solo.

Il discrimine dei servizi

Fulvio Alvisi, vice-presidente della Camera di Commerico, presidente del Clab e dei disegnatori tessili fa proprie le analisi di Giardina, ma va oltre, considerando l’offerta dei servizi come l’elemento di discrimine che potrebbe rendere l’Italia più attraente per gli stranieri.

«La considerazione che mi sento di fare è duplice, sul fronte dell’euro e dei servizi da offrire a chi volesse investire da noi. A livello locale quello che si può fare è favorire la capacità di fare sistema, sia da un punto di vista dell’export, sia a vantaggio dell’attrattività del territorio - spiega - Como non deve essere solo bella e vivibile, ma saper offrire infrastrutture che favoriscano l’investimento straniero. Intendo formazione, cultura e logistica che deve sostenere le imprese. Guardiamo al Ticino, è competitivo per questi elementi forse di più che per i vantaggi fiscali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA