Pazienti abusate in clinica
Nuovo processo al “guru”

Fissato a Milano l’appello per il sedicente professore dell’anoressia

Como

Sono passati sette anni e mezzo dalle prime denunce che fecero scattare l’inchiesta. Esattamente quanto dovrebbe trascorrere in carcere Waldo Bernasconi, sedicente psicologo fondatore di una casa di cura per pazienti anoressiche, stando alla sentenza di condanna emessa dai giudici di Como nel dicembre 2012. Una vicenda che tra un mese esatto torna in aula, a Milano, per il processo di secondo grado.

Sia accusa che difesa avevano impugnato la sentenza lariana. La difesa perché convinta dell’assoluta innocenza di Waldo Bernasconi, l’accusa perché sicura della colpevolezza del “guru” dell’anoressia anche per il reato di truffa, considerato insussistente dai giudici comaschi.

La condanna di primo grado

Bernasconi fu riconosciuto colpevole di aver abusato sessualmente di quattro pazienti e di aver esercitato la professione di psicologo senza aver alcun titolo per farlo, mentre fu assolto dall’accusa di aver truffato centinaia di famiglie che avevano affidato le proprie figlie alle cure della Kurhaus SanaVita di Lugano. Cadde anche la contestazione di associazione a delinquere.

Bernasconi e altri sei imputati erano finiti sotto inchiesta per quello che - nella lettura delle carte che ne fede il pubblico ministero Mariano Fadda - di un maxi raggiro ai danni di non meno di 400 ragazze e di decine di Asl. Che per anni pagarono profumatamente rette e cure ideate da un uomo che non avrebbe in realtà avuto alcun titolo per farlo. Caduta questa contestazione, che pretendeva di bollare come truffaldino l’intero protocollo di cura di Bernasconi, tennero le accuse di violenza sessuale. Una delle quali mossa al “guru” dalle strazianti pagine del diario di un’ex paziente, morta suicida dopo pochi mesi la sua uscita da SanaVita.

L’appello

Daniela Serafinelli, la ragazza di Morbegno che si era infatuata di Waldo Bernasconi durante il ricovero nella casa di cura a Lugano, mise nero su bianco il suo atto d’accusa raccontando di come il “professore” avrebbe approfittato di lei durante le sedute di psicoterapia nel suo studio.

La sentenza costata una condanna a 7 anni e mezzo per Bernasconi non è piaciuta né all’accusa - nonostante la condanna a sette anni e mezzo - né alla difesa. Da qui il processo di appello che si aprirà a Milano il 27 gennaio prossimo.

Il pm Fadda, nel suo ricorso contro la sentenza, ha chiesto per Bernasconi e gli altri imputati la condanna per l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Asl. Mentre i difensori di Bernasconi, Angelo Giuliano e Pier Mario Vimercati, hanno chiesto l’assoluzione per tutti i capi di imputazione. Appello anche dagli altri condannati: l’attore Isaac George (4 anni e nove mesi in primo grado) e per l’ex collaboratore di Bernasconi in Italia, Piero Billari, (4 anni e 7 mesi).

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