Per Camilla mucca in fuga
ora si chiede la grazia

Fuggiasca, condannata a morte e ora famosa: tutti chiedono la grazia per Camilla, mucca ricercata da un’ordinanza del sindaco di Vinci

Fuggiasca, condannata a morte e ora famosa: tutti chiedono la grazia per Camilla, mucca ricercata da un’ordinanza del sindaco di Vinci (Firenze). L’avventura della bovina all’ingrasso ha inizio nove giorni fa.

Camilla lascia l’allevamento in cui è rinchiusa, e fugge per i campi della provincia . Qualcuno afferma di averla vista il giorno seguente, poi se ne perdono le tracce. Il proprietario della stalla ne denuncia la scomparsa, e dà il suo consenso al provvedimento disposto dal sindaco Giuseppe Torchia.

Questi si rivolge al Comando di Polizia: “Considerato che si tratta di animale abituato alla stabulazione fissa è certamente spaventato e pericoloso per la pubblica incolumità se in ambiente aperto” scrive. “Al fine di evitare probabili rischi si ordina e autorizza la cattura o se necessario l’abbattimento dell’animale vagante”.

Ovviamente non tutti sono d’accordo.Gli attivisti di Resistenza Animale, subito sostenuti dalla Lav-Lega antivisezione, replica con una diffida.

Diffidando la Polizia e gli “organi di controllo” (venatorio?) dall’attuare il provvedimento, gli animalisti si offrono di partecipare alle operazioni di ricerca e cattura, rilanciando per il bovino una sistemazione cruelty free.

“Chiediamo che questo intraprendente animale sia graziato” ribadisce Gianluca Felicetti, presidente Lav: “Resistenza Animale ha già trovato per Camilla un’ottima adozione e noi siamo pronti a collaborare, facendoci inoltre carico di visite veterinarie e comportamentali”.

In attesa di un riscontro da parte del sindaco cresce a ogni minuto la preoccupazione per la sorte della fuggiasca, alla macchia da nove giorni. “Benché regolarmente registrata potrebbe aver fatto, illegalmente, una brutta fine. Noi però speriamo si sia rifugiata da qualche parte e continuiamo a impegnarci per la sua salvezza” dice Felicetti.

Con la crisi, abigeato e macellazione clandestina si confermano fenomeni sempre più insistenti. Ma Camilla, mucca coraggiosa, è accompagnata dall’affetto generale, nell’auspicio che la sua impresa abbia un lieto fine

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