Polstrada, richieste respinte
Il vice resta in carcere

L’inchiesta sulle irregolarità al comando di Como. La scarcerazione era stata chiesta dal vicecomandante Pisani

Il gip del tribunale di Como ha respinto le richieste di attenuazione delle misure cautelari avanzate dai difensori degli indagati nell’ambito dell’indagine sui presunti abusi all’ufficio verbali della polizia stradale di Como.

A chiedere di poter essere scarcerato - per essere tutt’al più detenuto in regime domiciliare - era stato il vicecomandante Gian Piero Pisani, che invece, per il momento almeno, rimarrà al Bassone. Stessa sorte per il suo comandante, Patrizio Mariano Compostella, residente a Milano, i cui legali avevano invece avanzato un’istanza di remissione in libertà e che resterà ai domiciliari, e per Lorenzo Falzetti.

La sola concessione del gip riguarda l’assistente capo Massimiliano Bonizzoni, cui è stato accordato un trasferimento di domicilio, che non modifica comunque il suo status. Cambia ancora meno per gli altri indagati, visto che i legali di Massimilano Busnelli non avevano avanzato alcun richiesta.

È probabile che i dinieghi del gip Maria Luisa Lo Gatto siano legati a specifiche esigenze istruttorie, cioè alla necessità di mantenere gli indagati quanto più distante possibile dall’attività della polizia giudiziaria, e questo benché - almeno per quanto riguarda Pisani e Compostella - la Polizia di Stato abbia già provveduto, sia pure tramite un provvedimento amministrativo, a sospendere entrambi.

Per quanto attiene infine alle altre sospensioni, quelle richieste dal pubblico ministero Massimo Astori, e che riguardano anche il medico della questura Angela Napolitano e il responsabile dell’ufficio verbali della polizia locale Davide Gaspa, il giudice non ha ancora sciolto la sua riserva.

L’indagine, comunque, prosegue con nuove audizioni e con l’esame del materiale finito sotto sequestro dopo le notifiche delle ordinanze di custodia cautelare che, lo ricordiamo, risalgono allo scorso martedì.n

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