Prima trincea contro le slot
«Vietate vicino ai luoghi sensibili»

La regione Lombardia ha approvato la nuova legge contro la ludopatia. Le slot machine non potranno essere installate a meno di 500 metri di distanza

Niente case da gioco e slot machine a meno di 500 mt da scuole, luoghi di culto, strutture sanitarie e sociosanitarie, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanili e oratori. E’ il primo decreto di attuazione, deliberato, ieri, dalla Giunta lombarda, riguardante la legge regionale per la lotta alla ludopatie, votata all’unanimità, in Consiglio regionale, il 15 ottobre scorso. «Era il provvedimento più atteso da sindaci e questori», commenta l’assessore lombardo al Territorio, all’Urbanistica e alla Difesa del suolo, Viviana Beccalossi, durante la conferenza stampa del dopo Giunta, a Palazzo Lombardia, a Milano.

La legge lombarda prevede uno stanziamento di 1,2 mln di euro per misure di prevenzione e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo e per il trattamento di soggetti affetti da ludopatia e sostegno alle loro famiglie mentre le “forme premianti” per chi decide di non installare o rimuovere le cosiddette “macchinette”, non sono di carattere finanziario. «E’ un provvedimento importante che segna l’impegno di Regione Lombardia», sottolinea il governatore lombardo Roberto Maroni, dove la piaga del gioco d’azzardo investe, soprattutto, anziani, casalinghe e persone a basso reddito, con importi medi giocati pro capite di 1.700 euro che, in provincia di Pavia, passano la soglia dei 2.000 euro. «Oggi stesso», assicura Maroni, «scriverò una lettera a tutti i questori lombardi, con allegata la delibera».

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