Profughi in fuga dalla guerra
In 25 respinti dalla Svizzera

In meno di una settimana, a cavallo di Ferragosto, le guardie di confine svizzere hanno infatti riaccompagnato in Italia ben 25 stranieri sorpresi a entrare a Chiasso, chi a piedi, chi a bordo di treni.

Como

I conflitti in Africa e in Medio Oriente tornano ad aumentare la pressione sulla linea di confine tra Como e il Canton Ticino.

In meno di una settimana, a cavallo di Ferragosto, le guardie di confine svizzere hanno infatti riaccompagnato in Italia ben 25 stranieri sorpresi a entrare a Chiasso, chi a piedi, chi a bordo di treni.

Nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini siriani, in fuga dalla guerra civile che ormai da mesi sta martoriando il loro paese. Spesso si tratta di intere famiglie, con bambini al seguito, intercettate dalle autorità elvetiche che pattugliano le cosiddette zone di retrovalico, proprio con lo scopo di fermare eventuali ingressi in territorio elvetico.

Tra i profughi, restituiti all’Italia sulla base di vecchi accordi bilaterali firmati tra Svizzera e Roma, anche eritrei ed etiopi. Ancora nessun cittadino egiziano anche se le autorità hanno aumentato l’allerta temendo - vista la gravissima situazione al Cairo - possibili fughe verso l’Europa.

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