Profughi, l’Asl farà controlli
E la politica si scatena

L’Azienda sanitaria fa sapere che è previsto un protocollo di verifiche in caso di arrivo di migranti in caserma

Como

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni aveva annunciato già martedì pomeriggio la necessità di controlli da parte dell’Asl di Como, E aveva incaricato il sottosegretario Alessandro Fermi di contattare il direttore generale dell’Asl. «Ho ricevuto risposta - spiega Fermi - e il direttore Bollina dice che è attivo un protocollo d’intesa tra l’Asl e la prefettura di Como in materia di assistenza sanitaria ai migranti. Ha chiarito che il protocollo prevede che la Prefettura attivi un intervento da parte dell’Asl per una verifica degli standard di accoglienza con una valutazione delle condizioni igienico sanitarie delle strutture». I controlli saranno fatti prima dell’arrivo dei migranti e saranno attivate le azioni di controllo degli standard con la possibilità anche di attivare un ambulatorio per verifiche sullo stato di salute degli ospiti. Intanto però esplode la polemica politica. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Dotti sarà sabato alle 10.30 a un presidio organizzato dal suo partito proprio in via Borgovico.

E anche la Lega non sta a guardare. «Siamo pronti a incontrare gli abitanti della zona di via Borgovico - ha sbottato ieri il deputato lumbard Nicola Molteni - dove ha sede l’ex caserma regalata agli immigrati. La loro battaglia è la nostra battaglia. Un centro di accoglienza in centro città è una scelta sciagurata. Ministero, Comune di Como e Provincia vivono fuori dal mondo. Il Pd ormai è il partito degli immigrati e dei clandestini». Il Carroccio scenderà in piazza, o meglio in via Borgovico, il sabato successivo, il 27 giugno, alle ore 16. Alla manifestazione parteciperà probabilmente anche il segretario federale Matteo Salvini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA