Progetto Aurora
Novecento genitori
di fronte ai ragazzi

Nuova edizione per la rassegna di Attiva Mente

che punta a confermare i grandi numeri del passato

Manca Valérie Moretti ma torna Jacopo Boschini

Como

Si può rispondere in modo adeguato alle domande dei figli, oppure si possono fare le domande adeguate perché i figli trovino le risposte da soli. Questo secondo metodo rende più consapevoli entrambi i protagonisti della relazione ma per applicarlo è necessario prima un lavoro su di sé. Ecco perché il progetto Aurora è pronto a ripartire con l’edizione numero undici e a festeggiare i suoi dieci anni di vita con il titolo “Metamorfosi - Trasformarsi per educare meglio e vivere bene”.

Si riferisce al contempo al cambiamento che sarà proposto ai partecipanti e a quello che ha affrontato il progetto stesso in quanto a metodo, contenuto e, non da ultimo, alla forma: il lavoro questa volta partirà dall’individuo, vale a dire il genitore stesso, arriverà al rapporto di coppia e infine al sistema famigliare, spiegando attraverso l’azione teatrale come funziona la comunicazione umana alla base di ogni relazione.

La prima serata sarà il 14 aprile, poi il 21 e il 28, sempre alle 20.45 al Teatro Sociale, sostenitore del progetto anche l’anno scorso. Non ci sarà Valerie Moretti, relatrice per nove anni di seguito assente per impegni professionali negli Stati Uniti, mentre tornerà Jacopo Boschini, un po’ operatore sociale e un po’ regista teatrale, anche questa volta nello staff del progetto. Con lui ci saranno altri cinque professionisti (Stefano Panzeri, Monica Negretti, Francesca Marchegiano, Laura Romano, Stefano Dragone), in ogni serata saliranno sul palco un attore e un pedagogista a integrare cultura e scienza.

I posti a disposizione sono 900, non è escluso si possano elevare a 1.000, in ogni caso sono previste molte più domande. L’anno scorso avevano partecipato 900 persone e ce n’erano altre 200 in lista d’attesa: in gran parte erano gli “affezionati” dell’appuntamento che lo seguono ormai ogni anno e si iscrivono appena ricevuta l’email di invito. Per fare richiesta si può scrivere a [email protected], per informazioni il link diretto è www.coopattivamente.it/progetti/aurora2015). Varrà l’ordine di iscrizione, una sola per tutte e tre le serate strutturate coma un unico percorso scandito in capitoli.

La partecipazione è sempre stata e resterà gratuita, anche se da tre anni il progetto vive senza un centesimo di finanziamento pubblico. L’iniziativa era nata come un corso pratico per genitori nel 2005 dall’allora assessore all’Educazione Anna Veronelli, che tutt’oggi è promotrice e organizzatrice. Da subito era stata ampiamente partecipata ed è via via cresciuta adeguando i temi affrontati alle richieste degli stessi genitori, per lo più orientate al rapporto con i figli adolescenti.

Da quando tre anni fa il Comune ha scelto di tirarsi indietro, il progetto è stato promosso dalla cooperativa AttivaMente ed è stato sostenuto solo con i contributi volontari dei genitori partecipanti e la collaborazione dei partner. «Nel 2013 è proseguito grazie a due papà talmente convinti dell’utilità del progetto che mi hanno contattato offrendosi di finanziare per intero il progetto», racconta Veronelli. Ieri alla presentazione della nuova edizione ha partecipato anche uno dei due papà. Si chiama Marco Negri, fa l’imprenditore lontano da Como e ha sempre voluto creare una scuola per genitori. «Abbiamo scoperto che c’era già - spiega - Nel mio lavoro quando cerco persone su cui scommettere voglio energia ed entusiasmo, qui ce n’erano da vendere. Sostenerlo è stato naturale».n F. Man.

© RIPRODUZIONE RISERVATA