«Nuove forme di turismo
Solo così si allunga la stagione»

Cassani e Camesasca (albergatori) raccolgono l’invito lanciato ieri su L’Ordine

«Sport, gastronomia, benessere e cinema. Non basta più il brand legato al lago»

Como

Nuove forme di turismo. È da qui che bisogna partire pur rimanendo con i piedi per terra, complice la difficile situazione economica..

Anche gli operatori del territorio raccolgono l’invito lanciato su L’Ordine da Roberta Minazzi, ricercatrice e docente di Marketing delle imprese turistiche all’Università dell’Insubria. Il turismo legato al brand “lago di Como”, se vuole crescere, ha bisogno di contare pure sui vari “turismi”, quelli che nascono dalla valorizzazione delle risorse territoriali più deboli, (enogastronomia, slow tourism, cineturismo, sport e benessere) ma possiedono le potenzialità per destagionalizzare la domanda e apportare benefici all’indotto.

Secondo il presidente degli Albergatori, Roberto Cassani, Como ha già iniziato a muoversi in tal senso anche se «non basta saper fare turismo, è necessario riuscire a promuoverlo». Così, «il fatto che il nostro territorio sia stato scelto come “golf destination” - spiega - per ospitare, nell’ottobre 2014, la più grande fiera internazionale di settore, inoltre abbia dato vita, con la Camera di commercio e la Provincia, alla cine-guida “Le stelle del lago di Como” e abbia realizzato la prima edizione del “Lake Como Film Festival”, significa che siamo sulla strada giusta. È necessario, ora, continuare a lavorare insieme su questo cammino - precisa Cassani - con la consapevolezza che i frutti non saranno immediati».

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