Quattro mosse della Regione
per salvare gli uffici postali

Il piano sarà presentato domani in un incontro con i vertici delle Poste

Nessuna banca nelle vicinanze, trasporto pubblico insufficiente, eccessiva distanza rispetto ad altri uffici postali e niente soppressioni nei Comuni che vogliono fondersi fra loro. Sono questi i quattro pilastri su cui si poggia il piano salva sportelli messo a punto dalla Regione Lombardia e che sarà presentato domani nell’incontro con i vertici delle Poste, le Province e l’Anci. Una contromossa nel tentativo di scongiurare la decisione dell’azienda di chiudere 61 uffici postali su 1957 in Lombardia e l’apertura a singhiozzo di altri 121 per risparmiare sui costi.

«Per evitare le soppressioni- spiega il sottosegretario Daniele Nava- con gravi disagi soprattutto per gli anziani, abbiamo individuato alcuni criteri per arrivare ad una soluzione condivisa con le Poste. Voglia anche chiedere che sulle aperture a singhiozzo si tenga conto degli aspetti di vita sociale dei Comuni e quindi non si preveda la chiusura proprio nel giorno del mercato rionale».

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