Rischio Imu a Como
Il conto è di 5 milioni

Se il governo non annulla la seconda rata 31mila comaschi pagheranno una media di 159 euro. L’assessore Pusterla: «Prima casa, il pericolo c’è. Basta guardare i conti della finanza pubblica»

Il rischio che ci si ritrovi a dover pagare la seconda rata dell’Imu entro il prossimo 16 dicembre è, secondo l’assessore alle Finanze Giulia Pusterla, più che concreto.

«Se devo dare una mia valutazione alla luce di quelli che sono i numeri della finanza pubblica - commenta l’assessore che di professione è commercialista - ritengo che il bilancio dello Stato del 2013 non potrà reggere questo esborso maggiore. Secondo me lo Stato centrale non riuscirà ad accollarsi la seconda rata o, al più, la ridurrà solo per alcuni casi specifici e credo non sarà più un’agevolazione per tutti». Pusterla sottolinea che «anche il vantaggio della sospensione della prima rata non è completo poiché presuppone che il dl 102 debba essere convertito dal parlamento. Siamo in un momento di sospensione che potrà trasformarsi in eliminazione solo a condizione che il decreto venga convertito. La questione sulla seconda rata è ancora più indietro».

Nessun provvedimento

«Si aspettava infatti un provvedimento - continua l’assessore - entro il 15 ottobre, ma alla luce dei conti pubblici, non lo darei per scontato. Se vogliono rispettare il limite del 3%tra deficit e Pil non credo che il Governo riesca a permettere questa agevolazione tenuto anche conto che c’è la cassa integrazione in deroga da rifinanziare».

Il numero uno delle finanze dal punto di vista tecnico vede quindi nero per i contribuenti, che dovranno iniziare a mettere in conto di pagare l’imposta sugli immobili. Dal punto di vista politico il mantenimento dell’ Imu sulla prima casa rischia di essere esplosivo per la tenuta del Governo.

Il presidente del consiglio Enrico Letta non ha fatto riferimento all’Imu nel suo discorso per riottenere la fiducia, ma il tema terrà certamente banco nelle prossime settimane. Il capitolo conti pubblici va infatti a braccetto con la legge di stabilità, che dovrà essere pronta per la metà di ottobre.

Ventiduemila case

Palazzo Cernezzi incassa dall’Imu per la prima casa 9.8 milioni di euro, ripartiti circa a metà tra prima e seconda rata. I cinque milioni della prima rata per il 2013 sono in fase di stanziamento da parte di Roma. E sulla seconda rata, per l’amministrazione, come dice l’assessore Pusterla, «non cambia nulla poiché se non li verserà lo Stato arriveranno dai contribuenti». Per i cittadini, invece, la differenza sarà sostanziale.

In totale i comaschi che si ritroverebbero a pagare la rata per l’imposta sulla prima casa sono 31.500, corrispondenti a 22mila immobili. La differenza sta nel fatto che in diversi casi una stessa abitazione ha due o più proprietari, con suddivisione dell’ammontare del pagamento in base alla percentuale di proprietà. In pratica una media di 159 euro a testa.

La certezza è che a pagare l’Imu dovranno essere i proprietari delle seconde case e di altre tipologie di immobili, che hanno già versato anche la prima rata. Dalle seconde case e dalle altre tipologie l’incasso è pari a 27 milioni di euro.n

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