Rissa, ma non per razzismo
Solo una multa alla Bellagina

Squalificato per 5 giornate un giocatore avversario. Gandola: «Decisione corretta e che ci aspettavamo»

Violenza, ma non è stato razzismo. Era atteso il comunicato della Delegazione Figc di Lecco con i provvedimenti del Giudice sportivo in merito alla rissa scaturita al termine della partita del campionato Juniores tra Zanetti e Bellagina.

Mbaye Diagne , calciatore della Zanetti, reagendo agli insulti provenienti dalla tribuna, dopo essere stato espulso, aveva infatti cercato di farsi “giustizia” da solo scatenando una rissa che ha anche richiesto l’intervento dei carabinieri.

Sono inoltre state sanzionate le due società per responsabilità oggettiva: la Zanetti 250 euro e la Bellagina 150 euro. Inoltre è stato inibito fino al 19 marzo il dirigente della Zanetti Luigi Turchetti , per la mancata assistenza all’arbitro e per non aver sorvegliato il cancello adiacente agli spogliatoi.

«Dall’inizio sapevamo che non si trattava di un episodio di razzismo», lo stringato commento di Giancarlo Gandola , responsabile del settore giovanile della Bellagina, che non ha voluto aggiungere altro.

Sarebbero dunque questi i fatti accaduti sabato scorso al centro sportivo Bione di Lecco. I provvedimenti del Giudice sportivo, basati sul rapporto di gara dell’arbitro, hanno fatto chiarezza. Emerge che le ingiurie rivolte a Diagne non sarebbero state a sfondo razziale, ma «frasi non chiaramente identificate nel contenuto dal direttore di gara ma comunque non discriminatorie nei confronti della società Zanetti e in particolare del calciatore della squadra lecchese».

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