Rita Borsellino e la mafia al Nord
«Chi nega che esista, l’aiuta»

La sorella del magistrato stasera al teatro Nuovo di Rebbio

Como

Ieri, nel giorno i cui è stato sciolto per mafia il comune di Sedriano, in provincia di Milano, il primo in Lombardia, Rita Borsellino era al Parlamento europeo, nel tentativo di far comprendere che le infiltrazioni mafiose sono ovunque, anche in Svezia e in Germania.

La Borsellino oggi alle 21 sarà al teatro Nuovo di Rebbio, ospite di “Mi-Pa UniAmiamo l’Italia” in Vespa e libertà, incontro promosso dal Coordinamento comasco per la pace e da Libera a Como, nella rassegna Oltrelosguardo.

La sorella del magistrato Paolo Borsellino, assassinato nel 1992, parlerà di mafia ma «mi lascerò coinvolgere dal pubblico». Rita Borsellino si troverà facilmente a dover commentare con la platea lo scioglimento di Sedriano che però «purtroppo non mi sorprende - dice - Sono tanti anni ormai che ci occupiamo di presenze mafiose in realtà fuori da Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, ma troppo spesso si è finto di non notare i segnali chiari che facevano capire che qualcosa di mafioso si stava sviluppando».

La Borsellino aggiunge che «la mafia cura personalmente i propri interessi, con presidenze strutturate, lo testimonia il fatto che io mi stia occupando dei capitali stranieri mafiosi che vengono trasferiti in Europa. Spesso al Nord il fenomeno mafioso è stato sottaciuto, forse per vergogna, ma è un errore enorme, andava affrontato con chiarezza, ora bisogna fare i conti con le conseguenze».

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