Sant’Abbondio, sei mesi dopo
Addio sosta selvaggia sul sagrato

Nessun automobilista potrà infatti più lasciare la propria auto davanti al portone del monumento, cosa che avveniva puntualmente prima che venissero posati i paletti di ferro

Como

Ci sono voluti quasi sei mesi, ma finalmente il sagrato della basilica di Sant’Abbondio è “salva”, salva dalle auto.

Nessun automobilista potrà infatti più lasciare la propria auto davanti al portone del monumento, cosa che avveniva puntualmente prima che venissero posati i paletti di ferro che ora impediscono l’ingresso ai mezzi. Il problema del parcheggio davanti alla basilica è stato più volte segnalato su queste colonne e ora è stato risolto.

A scegliere il sagrato come posteggio erano soprattutto gli studenti universitari della vicina Insubria.

La protesta della guida

A sollevare per la prima volta il problema era stata una guida turistica, che aveva raccolto a sua volta le rimostranze dei turisti, sorpresi nel trovare un monumento tanto prezioso rovinato dalla presenza delle auto in sosta. Ma l’intralcio non era soltanto visivo, anziani e disabili si trovavano a dover fare lo slalom attorno alle vetture in sosta sulla piazza.

Prima della posa dei paletti, si era tentato di dissuadere gli abusivi della sosta posando un cartello di divieto, ma l’espediente non era servito a nulla.

La scelta dei paletti

Ora sarà impossibile accedere fin davanti alla chiesa.

La decisione di posare i paletti è stata presa dalla Curia di Como, consapevole della necessità di tutelare il luogo d’arte e di culto. Nel frattempo, dal primo novembre, a favore degli studenti dell’Insubria era stato messo a disposizione uno spazio dell’oratorio di San Rocco.

Volantini distribuiti in zona Sant’Abbondio promuovevano la disponibilità di una ventina di parcheggi al prezzo di un euro al giorno. I parcheggi sono vicini all’università, a otto minuti a piedi dalle aule e disponibili dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. n 

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