Sant’Anna, troppi furbetti
Disabili senza priorità al Cup

Addio alle corsie preferenziali, tutti in coda con lo stesso biglietto

Como

Addio alle corsie preferenziali per disabili e donne incinte, al Cup del Sant’Anna l’attesa è stata equiparata per tutti gli utenti.

La novità è di settimana scorsa, quando l’azienda ospedaliera ha optato per un aggiornamento dei totem che forniscono il biglietto con l’ordine di attesa: è stata eliminata l’opzione dedicata alle categorie protette. Ora il touch screen in mezzo alla sala presenta solo due opzioni: “cassa/ticket/prenotazioni” oppure “libera professione” .

La novità naturalmente non è sfuggita ai diretti interessati che non l’hanno presa bene. Gli utenti delle categorie considerate svantaggiate o i familiari che li accompagnano alle visite per primi hanno segnalato il disagio per la scomparsa dell’iter facilitato, temendo di dover attendere in coda esattamente come gli altri anche se a loro carico c’è una più gravosa difficoltà fisica.

La direzione del Sant’Anna conferma la scelta e chiarisce che non si tratta di un malfunzionamento o di un disagio momentaneo. La scelta è stata fatta non per sfavorire alcune categorie ma avvantaggiare tutti, compresi i disabili, quanto a tempi di attesa. Prima infatti troppi “furbetti” che non ne avevano diritto utilizzavano le corsie privilegiate create dal bigliettatore costringendo a un’attesa molto più lunga degli altri utenti in coda dopo di loro.

Con questo sistema invece tutti vengono equiparati e il tempo di attesa, stando ai dati che il Sant’Anna ha fornito per questa prima settimana, confermerebbero che la situazione è migliorata. L’attesa media per tutti risulta di 8 minuti con tutti gli otto sportelli aperti, di 11 minuti con sei sportelli aperti; prima l’attesa media comprensiva dei disabili era di 15 minuti con otto sportelli e di 25 minuti con sei sportelli.

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